Ad alcuni mesi di distanza dall’arresto per estorsione, ieri è arrivata la condanna.
Il gip di Termini Imerese ha infatti condannato ieri Pietro Mantia, 66 anni, di Termini, alla pena di sette anni, cinque mesi e 10 giorni di reclusione, a causa della recidiva specifica reiterata, ed il figlio Salvatore, 35 anni, alla pena di tre anni e otto mesi di reclusione. Il giudizio abbreviato, scelto dai due imputati per godere di uno sconto di pena, chiude così una vicenda iniziata nell’ottobre 2015, quando i due Mantia sono finiti in manette per avere chiesto ripetutamente il pizzo ad un ambulante termitano ed al suo datore di lavoro, che erano costretti ogni settimana a consegnare agli estortori i soldi, ammontanti a circa 100 euro, sotto la minaccia di aggressioni personali o danneggiamenti al furgone usato per l’attività commerciale. Dopo le indagini e l’arresto, è arrivata adesso la condanna per Pietro e Salvatore Mantia.