Il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, ha scritto una fiaba per bambini, ma è solo scopiazzata da un’opera di Fedro.
Questa mattina in tutte le scuole della città sarà distribuita una brochure per un progetto educativo denominato “Ciuchinangelo”. Al suo interno, sorpresa gradevole, una fiaba per piccoli scritta nientemeno che dal primo cittadino. E’ la storia di due bambini, Hans e Mohamed, che assetati si recano allo stesso ruscello per bere. Uno si colloca in alto (Hans) e l’altro più in basso (Mohamed). Il primo però improvvisamente accusa l’altro di intorbidire l’acqua, cercando così un pretesto per una lite. A nulla valgono le giuste osservazioni del povero Mohamed, perché Hans non sente ragioni e, prepotente com’è, bastona il poveretto per colpe inesistenti. Bellissima idea e magnifica storia, ma non ci ricorda qualcosa? Esatto, Fedro. E’ proprio la stessa storia della fiaba Il lupo e l’agnello del noto favolista latino. Cambiano solo i personaggi. In pratica si tratta di un plagio del sindaco, che è stato spacciato per lavoro originale ai bambini. E così la prima prova letteraria per ragazzi del nostro sindaco si è risolta in una barzelletta, in un fescennino, tanto per rimanere in tema. Non sarebbe stato meglio allora che Burrafato fosse rimasto nei panni dell’amministratore, piuttosto che avventurarsi pericolosamente in luoghi a lui sicuramente sconosciuti, con risultati sicuramente esilaranti?
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