Il nostro lettore Rosario Duca ci invia una riflessione sulla situazione del lungomare di Campofelice di Roccella.
Vedendo il mare di Campofelice, ma anche la spiaggia, chi non ha detto: accidenti che bellezza! Un tratto di costa largo, lungo e con un mare aperto che fa sognare. A rovinare questo bellissimo quadro però c’è una cornice bruttissima, fatta di noncuranza per l’ambiente circostante: infatti il lungomare risulta pieno di immondizia, di buche in cui si raccoglie l’acqua piovana, di mattoni con spigoli pericolosi a dividere il marciapiede dalla strada, di lampioni senza luce, privo di piante o alberi, privo di una logica estetica con un tratto più carino in cui ci sono dei muretti che dividono il marciapiede dal mare collegandoli con appositi varchi e con un altro squallido tratto in cui la divisione è fatta da una ringhiera arrugginita, privo di passerelle per diversamente abili o per carrozzelle. Infine, ciliegina sulla torta, negli ultimi anni il depuratore, causa cementificazione selvaggia, non riesce più a lavorare i reflui della popolazione che in estate passa da 7000 a 35000 unità, riversando di conseguenza in mare un fiume di melma che si può osservare passando dal sottopasso della Torre Roccella, che sta rovinando anche quello che avevo definito uno splendido quadro, cioè il mare che, secondo alcuni, risulta pulitissimo in virtù di analisi fatte annualmente, mentre i fatti dicono che molte persone negli anni hanno contratto infezioni in quelle acque oltre a constatare che molte specie bivalve tipiche del posto, come le telline, stanno di fatto scomparendo probabilmente perché non trovano più un habitat naturale ideale.
RosarioDuca