Uso privato dell’auto di servizio. Obbligo di firma per il sindaco di Termini Burrafato e per un dipendente comunale

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Dovranno presentarsi ogni giorno dai carabinieri in orari prestabiliti.

E’ questa la misura cautelare decisa dal gip di Termini Imerese a carico del sindaco della stessa città, Salvatore Burrafato, e del dipendente comunale Marino Battaglia, il suo autista. Il provvedimento cautelare è stato emesso nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla procura termitana sull’uso disinvolto fatto dal sindaco e dal suo autista di una vettura comunale. I reati contestati a Burrafato sono quelli di peculato, truffa aggravata, falso in atto pubblico e abuso d’ufficio, per aver utilizzato, in diverse occasioni, l’auto comunale e le prestazione lavorative del suo autista, per scopi assolutamente personali e in danno dell’amministrazione comunale termitana; nonché di aver utilizzato alcuni locali comunali già concessi in locazione a privati e con locazione scaduta e mai rinnovata, per ragioni esclusivamente private. Battaglia, invece, è accusato peculato, truffa aggravata e falso in atto pubblico, per aver concorso con il sindaco nell’utilizzo illecito dell’auto comunale e per averla utilizzata, in numerose occasioni, per ragioni personali. Gli accertamenti hanno consentito di acclarare l’abituale utilizzo privato del mezzo di servizio da parte del sindaco, e delle prestazioni dell’autista, per circa un anno; analogamente utilizzava abitualmente lo stesso mezzo l’autista per ragioni personali, quando non impegnato con il sindaco. Insomma, secondo i PM, i due scorrazzavano a bordo dell’auto pubblica per farsi i propri affari privati.