Il Sindaco di Termini si presenta davanti ai magistrati con la copia delle dimissioni irrevocabili. Finisce l’Era Burrafato

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“Sono uscito da qualche minuto dall’interrogatorio di garanzia che si è tenuto davanti ai magistrati del Tribunale di Termini Imerese. Come avevo già annunziato ho prodotto la copia delle mie dimissioni irrevocabili da Sindaco di Termini Imerese che avevo, precedentemente, depositate al protocollo del Comune”.

Sono queste le prime parole che l’ex sindaco di Termini Imerese pronuncia dopo essere uscito dal Palazzo di giustizia dove era entrato alle tre del pomeriggio per essere interrogato dai giudici della Procura. Burrafato, afferma in un comunicato, di aver risposto alle domande che i magistrati gli hanno posto fornendo elementi relativi alle contestazioni e inoltre di aver consegnato tutta la documentazione utile alla sua difesa. Inoltre ha dichiarato: “Confido nel lavoro dei magistrati. Ho deciso nell’interesse di tutta la comunità di Termini Imerese, alla quale mi legano sentimenti di affetto e di riconoscenza, di rassegnare le mie dimissioni perché l’azione amministrativa e l’operato degli uffici comunali continui in tutta serenità. Avendo avuto sempre presente il faro della legalità – pur consapevole di poter chiarire i fatti e gli addebiti, trattandosi di circostanze il cui rilievo credo, non grave, possa essere apprezzato da tutti – lascio l’Amministrazione comunale perché nessuna ombra possa ravvisarsi sul sindaco della città di Termini Imerese. Ringrazio quanti in questi lunghi anni mi hanno collaborato condividendo con me l’azione amministrativa che ho sempre portato avanti senza risparmio di energie, senza coltivare interessi personali ed avendo quale unico obiettivo l’interesse pubblico, la trasparenza e la legalità”.
Con questa parole si chiude mestamente l’Era Burrafato. Una esperienza nata sette anni fa tra grandi entusiasmi e che, mettendo assieme tutto e il contrario di tutto, nelle intenzioni dei protagonisti, doveva segnare il futuro di questa città. Sicuramente l’ha marcato, ma in maniera negativa. Quel progetto di cambiamento, spesso solamente un misto di incapacità e presunzione, si chiude nel modo peggiore, dando un ulteriore colpo di grazia al prestigio e all’immagine di questa città.