C’è un docente termitano nel gruppo di ricerca sull’energia elettrica dall’acqua di mare

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Un’idea “rivoluzionaria” è nata dalla mente di alcuni studiosi dell’Università di Palermo.

E’ quella di produrre energia elettrica sfruttando l’acqua marina salata. Essa è stata sviluppata da un gruppo di lavoro del dipartimento di ingegneria dell’Università di Palermo, di cui fanno parte diversi dottorandi, ricercatori e docenti, tra cui Michele Ciofalo, di Termini Imerese (nella foto, il primo da sinistra). Di che si tratta? Il dipartimento ha realizzato il primo prototipo sperimentale al mondo per la produzione di energia elettrica sfruttando l’acqua di mare, con il metodo dell’elettrodialisi inversa. E proprio ieri il progetto è “uscito” dalle aule universitarie, per arrivare al grande pubblico, presentato a tutti durante la trasmissione di divulgazione scientifica Superquark su Rai 1. Il prototipo è in grado di sviluppare una potenza di quasi 1kW, senza produrre alcun tipo di emissione inquinante. Una soluzione davvero rivoluzionaria in tempi di crisi energetica e di necessità di tutelare l’ambiente sempre più mortificato. E gli scienziati palermitani ritengono che la loro scoperta potrebbe alimentare i grandi motori termici delle industrie isolane, senza consumi, sprechi o danni all’ambiente.