Una coppia di sessantenni utilizzando un magnete risparmiava più dell’80% sulla bolletta Enel. Denunciati entrambi per furto di energia elettrica

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La Polizia di Stato ha denunciato una coppia di coniugi sessantenni, responsabili di furto energia.

A seguito di articolate indagini, i poliziotti erano giunti presso l’abitazione dei coniugi a Partinico, sospettati di rubare energia ma, a fronte di numerose scampanellate, non avevano ricevuto nessuna risposta come se in casa non si trovasse nessuno. I poliziotti ritenevano opportuno sostare dinanzi l’abitazione per diversi minuti fin quando non giungeva da altro luogo il proprietario che, sin da subito, manifestava segni di nervosismo. In presenza dell’uomo, gli agenti effettuavano un sopralluogo nel domicilio e verificavano come il contatore della luce e l’allaccio Enel non presentasse alcuna manomissione, eccezion fatta per delle evidenti striature, compatibili con la precedente apposizione di un magnete. Tale stranezza non era la sola alla luce di una palese difformità di consumi, evidenziata, proprio dai tecnici Enel: anomali quelli registrati fino alla scampanellata degli agenti e regolari quelli registrati successivamente. Il sospetto era, in sostanza, quello che qualcuno si fosse trovato in casa ed avesse tolto il magnete dal contatore, dopo avere appreso dell’arrivo della Polizia. Il proprietario dell’immobile, dinanzi all’evidenza dei fatti, era costretto ad ammettere il maldestro tentativo di celare il reato e la collaborazione della moglie, che aveva finto di non essere in casa ed aveva, invece, sottratto il magnete. Sarebbero stati gli stessi coniugi a consegnare il magnete ai poliziotti,  “ripescandolo” dal secchio della spazzatura dove la donna lo aveva nascosto in gran fretta . E’ stato accertato che l’ingegnoso sistema aveva permesso di frodare la compagnia erogatrice, cagionando un’errata rilevazione dei consumi pari a, circa,  l’86 % sull’effettivo dispendio energetico.