I carabinieri hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro oltre 70 dosi già confezionate e tre involucri di marijuana, un panetto di hashish e altre nove dosi già confezionate di quest’ultima sostanza, per un peso complessivo di circa 500 grammi di droga, che sarà analizzata dal laboratorio scientifico del Comando Provinciale di Palermo per valutare la qualità.
I militari hanno così tratto in arresto Andrea Paride Lombardi (nella foto), 26enne di Terrasini, ma originario di Palermo, già noto alle Forze dell’Ordine. L’operazione che è stata condotta dai militari della Stazione di Terrasini con il sostegno del Nucleo Operativo della Compagnia di Carini è scattata dopo molteplici e prolungati appiattamenti svolti nei giorni precedenti tra le vie della cittadina che hanno permesso di individuare il “covo” dove veniva nascosta la droga. Ad insospettire i Carabinieri, infatti, è stato l’insolito via vai di persone dall’immobile, soprattutto in orario pomeridiano. Successivamente al blitz nell’abitazione, i militari hanno trovato l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente, che il Lombardi aveva accuratamente occultato in un soppalco di una stanza. Nel corso della perquisizione, ancora, i Carabinieri hanno scoperto che l’immobile era un vero e proprio deposito utilizzato anche per occultare il bottino di svariati furti commessi in abitazioni e attività commerciali della zona. Nella specifico sono stati rinvenuti svariati utensili da lavoro ed apparecchiature elettriche (tra cui un aspirapolvere, un aspiratore per liquidi e diverse lampade alogene), risultate oggetto di furto commesso, alcuni giorni prima, ai danni di un’azienda edile di Terrasini, nonché un tablet di ultima generazione risultato rubato presso una privata abitazione del medesimo centro. I militari, tuttora stanno svolgendo un’accurata catalogazione dell’ulteriore refurtiva rinvenuta, tra cui un motociclo quad, un ciclomotore Piaggio ZIP ed un minicross 50, privi di targa ed invitano i cittadini a rivolgervisi onde riconoscere l’eventuale merce trafugata. Al momento i Carabinieri hanno denunciato per il reato di ricettazione altri due complici del Lombardi, il quale invece è stato giudicato con rito direttissimo dal Tribunale di Palermo, venendo sottoposto all’obbligo di dimora.