Il Movimento Cinque Stelle presenta una interrogazione urgente sullo sversamento in mare che ha portato il Commissario ad emanare il divieto di balneazione

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A seguito della mancata risposta da parte degli uffici all’ultimo Consiglio Comunale i portavoce Manuela Sinatra e Luca Salemi hanno protocollato una interrogazione urgente in merito all’ultimo sversamento in mare che ha portato il Commissario ad emanare un’ordinanza di divieto di balneazione.

Tutto inizia il 15 luglio quando l’Ufficio Circondariale Marittimo di Termini Imerese ha segnalato la probabile rottura della tubazione di scarico dei reflui depurati (pennello a mare) in prossimità della battigia nei pressi dell’ex stabilimento “Olis”. In data 8 agosto una delibera di Giunta ha approvato i lavori di riparazione del pennello e ha stanziato la somma di € 2.744,64 per un intervento di somma urgenza per la riparazione della condotta di scarico dei reflui a mare.
Ma in data 8 agosto il Commissario Dott. Di Fazio ha emesso ordinanza di divieto di balneazione temporanea a seguito di una perdita causata dalla ditta di manutenzione del depuratore. Il tratto di mare in oggetto sul portale acque del Governo è stato segnalato come inquinato. Pertanto i Consiglieri pentastellati hanno presentato una interrogazione urgente per sapere quale è stata la causa che ha prodotto la perdita generata dalla ditta di manutenzione del depuratore, se tale causa è stata rimossa e attraverso quali interventi, se sono stati valutati i danni conseguenti a tale malfunzionamento e se è ipotizzabile che ci possa essere stato un malfunzionamento precedente che abbia determinato il risultato della analisi delle acque effettuate da Goletta verde. Inoltre nella richiesta Sinatra e Salemi chiedono di sapere quando sono state verificate le condizioni delle acque depurate attraverso il depuratore comunale e come mai, essendo lo stesso definito un “depuratore di ultima generazione” (tanto che le sue acque potrebbero essere utilizzate per l’irrigazione), le perdite del pennello contengono delle così evidenti chiazze scure, visibili anche a occhio nudo, e una così elevata carica batterica, se l’idoneità dell’impianto è tale da garantire il mantenimento di un buono stato di qualità delle acque superficiali, così come previsto dalla Direttiva del Parlamento Europeo, e conseguentemente a mantenere la propria capacità autodepurativa;. Ed infine se non sia il caso in conseguenza di una emergenza emersa di pubblicare sul sito del Comune tutti i dati relativi al funzionamento del depuratore, e tutte le analisi prescritte dalla normativa, affinché il monitoraggio sia disponibile a tutti i cittadini.