E’ stata la Polizia di Stato, la scorsa notte, a sequestrare un ingente coltivazione di marijuana, alimentata da un allaccio abusivo alla rete elettrica, in un casolare abbandonato.
I proprietari della piantagione, la cui identità è ancora ignota, avevano curato ogni singolo dettaglio. Poliziotti appartenenti all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, intorno alle ore 01.00, durante il regolare servizio di pattugliamento e controllo del territorio, transitando per via Barone della Scala nel quartiere ‘Oreto’, sono stati attratti da un forte odore acre riconducibile, presumibilmente, alla cannabis, che li ha indotti a perlustrare attentamente la zona. L’accertamento ha condotto gli operatori davanti ad un magazzino, chiuso da una saracinesca, dal quale giungeva ancora più nitidamente l’odore di stupefacente. Contestualmente, si notava come dei cavi elettrici provenienti dall’illuminazione pubblica, accedessero all’interno della struttura. Gli agenti, insospettiti, hanno, pertanto, deciso di effettuare un sopralluogo, ed una volta all’interno del casolare, che si presentava in evidente stato di abbandono, hanno notato che i cavi elettrici proseguendo lungo il muro, entravano in un altro ambiente, non accessibile alla pattuglia di Polizia. Si richiedeva, tramite Centrale Operativa, l’intervento di personale dei Vigili del Fuoco e della squadra Enel, per gli accertamenti del caso. L’intervento dei vigili del fuoco ha permesso di constatare la presenza di un pannello in legno che divideva l’ambiente in due stanze, senza che vi fosse una porta a collegarle. Si è proceduto, pertanto, ad abbattere il pannello divisorio, composto da strati di lana, di vetro, pannelli in polistirolo e legno compensato, riuscendo così ad accedere all’altra metà del locale, dove si ha avuto modo di individuare una folta piantagione di sostanza stupefacente presumibilmente del tipo marijuana. I poliziotti, hanno appurato la presenza di numerosi rami di pianta di marijuana, con infiorescenze in stato di essiccazione appese in filari d’acciaio. Contestualmente, la squadra di verificatori dell’Enel ha accertato la presenza di un allaccio abusivo alla rete pubblica. All’interno del casolare sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro: 325 rami di piante di marijuana con infiorescenze; contestualmente, è stato sequestrato, poiché usato per commettere il reato, il seguente materiale: n. 6 ventilatori; n. 2 lampade alogene; n.175 vasi in plastica contenenti terriccio; n. 2 estrattori; n. 2 umidificatori; n. 2 idrometri. Indagini sono in corso per risalire all’identità della o delle persone che hanno avuto accesso alla struttura impiegata per la coltivazione e la produzione di sostanza stupefacente.