Ancora cambiamenti al palazzo municipale. La giunta Di Gesaro, la seconda dall’insediamento dopo la vittoria elettorale del maggio 2015 e dopo le dimissioni in blocco dei primi quattro assessori nel febbraio scorso, registra nuove dimissioni.
Stavolta protocollate nella giornata del 20 settembre dagli ormai ex assessori Giuseppe (Peppino) Re, vicesindaco con delega alla cultura e alla pubblica istruzione, e Carmela Santacolomba, tecnico, impiegata presso il comune di Lascari, con delega al bilancio. Il sindaco, Angelo Di Gesaro, ha dichiarato di essere «stato contento di entrambi e di quello che hanno fatto e per questo – aggiunge – mi dispiace che vadano via in quanto due elementi validi e importantissimi. Con il professore Re, poi, c’è un rapporto fantastico da parecchi anni ormai. E adesso siamo alla ricerca di due nuovi assessori». Dal contenuto delle lettere di dimissioni di entrambi gli ex assessori emergono delle difficoltà riscontrate negli ultimi mesi, tali da spingerli a lasciare il loro incarico.
Re, docente presso il liceo classico “Mandralisca” di Cefalù e già candidato nella lista dell’attuale sindaco nel 2010, ha precisato che «quando l’undici marzo scorso ho accettato di far parte della compagine di Angelo Di Gesaro in ruoli così centrali, ero perfettamente a conoscenza – continua Re – che questa giunta nasceva da una crisi molto grave, e che, in consiglio comunale, questa squadra poteva contare solo sulla fiducia di due consiglieri su quindici. La squadra era poi originale, tutta da sperimentare. La cosa non mi faceva paura perché, illuministicamente, pensavo che se si fosse fatto il meglio per Collesano e se si fosse affrontato un dibattito franco in consiglio, si sarebbero potuti ottenere risultati insperati». E aggiunge: «Naturalmente, non tutto è filato liscio, e, a poco a poco, la squadra ha preso a lavorare individualmente, con problemi così di organizzazione. Per me diventava sempre più difficile in questo modo fare da vicesindaco, e, da penalizzato, mi sono accorto che invece altri ritenevano che fossi io la penalizzazione.» E poi: «Se a questo si aggiunge la preoccupazione del Sindaco di superare il momento tecnico per trovare una base più solida a livello del consiglio comunale, non vi erano più i margini per continuare». Insomma, anche per favorire una possibile transizione a una situazione di potenziamento politico per il sindaco Di Gesaro, sul quale incombe la scure di una possibile sfiducia in consiglio comunale, così come ormai ventilata da tempo, Re ha preferito fare un passo indietro («oggi – scrive, infatti, Re rivolgendosi a Di Gesaro – in questa fase politica, per me è doveroso restituirle le deleghe affidatemi, affinché possa ricostruire una squadra di lavoro più adeguata al momento»). Una difficoltà di lavoro, dunque, anche perché «con l’ultimo bilancio approvato – precisa Re – di fatto non vi sono margini per poter approntare una qualsiasi politica a favore dell’istruzione e della valorizzazione dei beni monumentali e del patrimonio del nostro paese, e ciò, certamente per la ristrettezza delle risorse, ma anche per le priorità che si sono scelte. Pertanto – conclude Re – la politica quotidiana da svolgere nel mio ramo diventerebbe l’ordinaria amministrazione, per cui, gli sforzi sul piano personale che mi richiede una presenza continua a Collesano, nelle mie condizioni, non appaiono più giustificati e rilevanti» pur ribadendo con forza la ricercata apertura di dialogo interno e con «gli altri organi presenti e operanti nel nostro comune» al fine di «di superare le conseguenze delle spaccature e incomunicabilità da cui è nata questa giunta. E, nei limiti delle mie competenze e della presenza che il mio impegno di lavoro con la scuola mi ha permesso, ho svolto quei momenti di coordinamento che si rendevano necessari.»
La Santacolomba, dal canto suo, ha ribadito «con senso del dovere, per non recare alcun nocumento in questa fase delicata dell’attività amministrativa» di dover interrompere il suo percorso e rassegnare le dimissioni da assessore tecnico. Una «scelta per la quale avverto, sul piano personale, tutto il peso e la responsabilità» ricorda la Santacolomba poiché, aggiunge, «non posso continuare ad occupare questo delicato incarico, sapendo di non poter più profondere lo stesso impegno e la stessa dedizione di questi mesi trascorsi, senza quella serenità che fino a ieri ha accompagnato la mia attività.» Ringrazia Di Gesaro per le «parole di elogio pronunciate nei miei confronti», riconoscendo di aver fatto parte di «un’ottima squadra, a servizio della quale ho messo la mia caparbietà, la mia ostinazione nel raggiungere gli obiettivi condivisi e la mia professionalità», a cominciare dal delicato passaggio legato proprio alla redazione e alla presentazione in consiglio del bilancio. Però aggiunge: «Peccato, Signor Sindaco, che ad un certo punto del nostro percorso, questa squadra, sottoposta a diverse ed innumerevoli sollecitazioni, ha perso di vista il proprio ruolo e gli obiettivi condivisi, anteponendo alla collegialità individualismo e protagonismo, fattori questi che hanno alterato gli equilibri, dimenticando il bene comune, al quale eravamo tutti chiamati. Sono state fatte scelte – precisa Santacolomba – ed adottati comportamenti che non posso condividere e men che mai avallare, fosse anche solo con la mia presenza.»
Nelle lettere emergono, infine, i ringraziamenti anche per i colleghi di giunta, i consiglieri e i dipendenti comunali. Tirati i remi in barca, adesso si aprirà una fase delicata per la ricerca dei due nuovi assessori, di cui almeno una quota rosa. Gli scenari che si prospettano sono diversi, ma all’orizzonte rimane sempre, da parte di Di Gesaro, l’obiettivo di doversi rafforzare, direttamente e indirettamente. Una situazione, insomma, complicata e al limite tra una chiusura anticipata della legislatura, con conseguente fase di commissariamento, e una prosecuzione a oltranza per le difficoltà di trovare sponde favorevoli proprio in consiglio comunale.