Si è svolto sabato 8 ottobre, presso il Palazzo Bonomo di Caltavuturo, promosso dal Comune, il dibattito pubblico sulla proposta progettuale dalla SRR Palermo – Provincia Est di un impianto di gestione dei rifiuti di tipo TMB (Trattamento Meccanico Biologico) a freddo.
Il TMB è una tecnologia di lavorazione a freddo dei rifiuti indifferenziati che sfrutta l’abbinamento di processi meccanici a processi biologici quali la digestione anaerobica e il compostaggio. Appositi macchinari separano la frazione umida dalla frazione secca (carta, plastica, vetro, inerti); quest’ultima frazione può essere in parte riciclata oppure usata per produrre combustibile derivato dai rifiuti (CDR) rimuovendo i materiali incombustibili. Questo tipo di trattamento, già utilizzato in altri paesi, sta assumendo grande rilievo anche in Italia. Per avere un’idea del progetto a Caltavuturo, oltre alla relazione degli esperti, è stato proiettato il video di presentazione di quello realizzato dall’Acea nella zona di Pinerolo. L’impianto che dovrebbe nascere in contrada Gangitana vicino Tremonzelli potrebbe soddisfare le esigenze dei 38 comuni della SRR che conferiranno a Caltavuturo la parte organica dei rifiuti. Dopo l’intervento del Sindaco Domenico Giannopolo diversi cittadini hanno preso la parola, tra cui Luca Boccalatte per il MeetUp di Castelbuono e Salvatore Friscia del MeetUp di Caltavuturo, che hanno espresso una serie di dubbi sul progetto, puntando il dito sulla raccolta differenziata che mentre nella zona di Pinerolo, dove è stato costruito l’impianto è di circa il 60%, nel territorio non arriva nemmeno al 20% e questo creerebbe dei problemi al regolare funzionamento. Altri cittadini hanno in qualche modo mostrato perplessità. Come da più parte è stato sottolineato è un progetto che prova a dare una risposta al problema dei rifiuti ma che va comunque attenzionato nell’interesse di tutti i cittadini del territorio.
Nella foto: Polo ecologico dell’Acea a Pinerolo, a sinistra il Sindaco di Caltavuturo Domenico Giannopolo e (a destra) Salvatore Friscia del MeetUp di Caltavuturo.