Era circa mezzogiorno quando una donna di mezza età, alla guida di Citroen C 3, nell’effettuare una manovra vietata, un’inversione ad “U” aveva preso in pieno una moto Yamaha con in sella due persone che sopraggiungeva nel suo stesso senso di marcia.
La donna accortasi di quanto era successo, nonostante le due persone coinvolte fossero ferite per terra, si è data alla fuga. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo giunti in Via Galilei all’altezza dell’incrocio con via Mozart hanno raccolto tutti gli elementi necessari per risalire all’investitrice che nella fuga non si era accorta di aver perso la targa dell’auto. Mentre il 118 trasportava al pronto soccorso del Villa Sofia i malcapitati investiti, padre e figlio di 38 e 12 anni, i militari non hanno perso tempo e così mentre una pattuglia rimaneva sul posto raccogliendo sommarie informazioni dei numerosi testimoni presenti alla scena, un’altra è andata immediatamente sotto casa dell’intestatario del veicolo, sorprendendo la donna di 50anni appena scesa dall’autovettura, con il motore ancora caldo, senza targa anteriore e con danni evidenti alla carrozzeria. I militari sono stati inoltre coadiuvati fattivamente dal personale dell’infortunistica stradale, che ha messo subito in evidenza la grave pericolosità della manovra effettuata dalla donna al volante, che proprio al centro dell’incrocio decideva di violare il codice della strada con una inversione ad “U” talmente pericolosa che la rendeva assolutamente responsabile del violento impatto contro il motociclo, urtato di lato dallo spigolo anteriore sinistro della Citroen e finito a terra. “Da segnalare – scrivono i militari in un comunicato – il senso civico dimostrato dai presenti all’accaduto, che immediatamente e con dovizia di particolari hanno riferito ai Carabinieri tutto l’accaduto, consentendo di avere ben chiara la dinamica dei fatti ed avere già una dettagliata descrizione della donna che oltretutto, una volta resasi conto di quanto accaduto, dapprima si fermava un attimo ma poi, alla vista di padre e figlio feriti a terra, ingranava la prima e si dileguava prontamente pensando di far perdere le sue tracce”. Quando i militari l’hanno raggiunta (nel vicino quartiere Uditore), la donna non ha provato a negare l’evidenza dei fatti ed ha ammesso di essere fuggita perché senza assicurazione e senza revisione al veicolo. I due feriti, padre e figlio, se la caveranno con 30 giorni di prognosi, rispettivamente per una frattura scomposta del polso e per una frattura della mandibola (e due molari perduti). La donna è stata quindi denunciata ai sensi dell’art.189 c.d.s., “fuga dopo aver causato incidente stradale con danni alle persone”, mentre la sua autovettura è stata posta sotto sequestro.