Una presa di posizione sofferta, precisa la Bausone. «Da circa un anno noto, non senza amarezza, il mancato coinvolgimento in qualsiasi azione politica e amministrativa» da parte dell’amministrazione Stracci «sostenuto con impegno» e sempre mostrando interesse per i lavori della stessa «assicurando la massima collaborazione». Quel che non permette più alla Bausone di permanere nella maggioranza è la mancata condivisione dell’operato e delle scelte politiche della giunta nella quale «oggi incontro difficoltà – continua Bausone – a trovare la giusta collocazione». Scelte non condivise e non ulteriormente specificate, almeno non prima della seduta consiliare immediatamente successiva alla sua nota. La Bausone continuerà a rivestire il suo ruolo di presidente del consiglio comunale, ricoperto, ricorda, «con impegno, cercando di promuovere e mantenere un clima di equilibrio in seno ai lavori consiliari». Precisa, ancora, che pur non potendo più ricondurre la sua posizione in aula «alla maggioranza che sostiene l’attuale amministrazione» garantirà «imparzialità con tutte le parti», valutando «di volta in volta la mia posizione – conclude Bausone – relativamente ai provvedimenti da adottare, esclusivamente a favore della Collettività».
A margine della nota, la Bausone ha tuttavia tenuto a precisare che la scelta non è stata dettata da alcun contatto con la minoranza, dove milita la sorella, Santina Bausone, del gruppo “Amare Alimena” a sostegno dello sconfitto Giuseppe Scrivano, la più votata, in assoluto, tra tutti i candidati.
Un punto questo, citato, invece, proprio dal sindaco Stracci, il quale premette che non c’è stata, intanto, alcuna rottura personale e violenta. «La decisione – precisa Stracci – non è giunta a sorpresa, sebbene la Bausone non avesse comunicato alcun disagio né scelte non condivise; un disagio – aggiunge – che credo sia stato reciproco con alcuni colleghi della maggioranza. Probabilmente avrà pesato il riavvicinamento con la sorella che milita nel gruppo di minoranza con cui i rapporti sono aspri. Non so dare altre letture, peraltro neppure politiche, anche perché i provvedimenti sono sempre stati votati da tutta la maggioranza, compresa lei».
Aspetto sul quale il presidente del consiglio, nella sua ultima dichiarazione seguita alla nota diffusa, ha voluto ulteriormente puntualizzare ricordando che la scelta fatta, maturata nel corso del tempo, non è stata presa fin da subito per senso di responsabilità. «Non sarebbe stato un atto responsabile – precisa Bausone – non votare i provvedimenti, ma la mancanza di collegialità nelle scelte, da sempre lamentata all’interno del gruppo, ad un certo punto, non mi ha lasciato alternative. Non avrei più potuto continuare – aggiunge – ad avallare decisioni già prese altrove senza alcun coinvolgimento, spesso venendone a conoscenza direttamente dai cittadini. Peraltro – ribadisce Bausone – questa mancata collegialità è stata lamentata non solo da me, ma anche dagli altri consiglieri e dagli stessi assessori. Perché non abbiano agito di conseguenza, però, non saprei».
Intanto, il consiglio comunale convocato per venerdì 21 ottobre, ha registrato la presenza dei consiglieri di opposizione e l’assenza di tutto il gruppo di maggioranza, eccezion fatta per il consigliere Fabio Cipriano. Una presenza legata al rispetto del dovere istituzionale o da leggersi in chiave più spiccatamente politica, come anticamera per una nuova fuoriuscita dal gruppo “Rinnoviamo Alimena”? Si tratta solo di indiscrezioni, le stesse che circolano in queste ore nel piccolo comune, ma non c’è alcuna conferma, a partire dallo stesso interessato che, raggiunto al telefono, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione in merito.
Il capogruppo di maggioranza, Antonio Curione, non lega al gesto alcuna motivazione particolare. «Per quel che mi riguarda, semplicemente, non ho potuto presenziare per motivi personali che mi hanno impedito di esserci. Non so gli altri colleghi, ma credo sia stato analogo il problema, non essendo noi, peraltro, politici di professione. Evidentemente il consigliere Cipriano ha potuto presenziare». Aggiungendo: «Devo, tuttavia, precisare che fino alla decisione del presidente Bausone, la convocazione, in questo caso regolarmente avvenuta, era stata sempre preceduta da telefonate interlocutorie per capire quale giorno potesse andar bene per tutti i consiglieri e svolgere così i lavori dell’assemblea».
La seduta è stata spostata a oggi pomeriggio, alle ore 18.