“Legalità legalità”, ma il M5s non paga le arancine vendute alla festa del movimento a Palermo

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E’ trascorso più di un mese da quel fine settimana in cui il prato del Foro italico a Palermo è stato “invaso” da simpatizzanti e militanti del Movimento 5 stelle, che hanno consumato e pagato migliaia di arancine.

Ma lo chef che le ha preparate non ha ancora visto i soldi. Di che si tratta? Per la festa Italia 5 stelle, che si è svolta a Palermo il 24 e 25 settembre, i grillini hanno chiesto a Roberto Lombardo, titolare dell’impresa “Un pò capiri”, di preparare in uno stand un tipico piatto da strada siciliano: le arancine. In quel contesto ne sono state vendute ben quattromila, a 3 euro e 50 l’una, quindi più del prezzo comunemente praticato, per finanziare così il movimento. E fin qui niente di male. Solo che ad oggi lo chef Lombardo, come pure rivela la Repubblica, lamenta che non è stato saldato il conto, avendo egli ricevuto solo la metà del pattuito. Così il commerciante ha deciso di fare causa ai vertici del M5s per avere il dovuto. Così dopo il caso delle firme false, adesso nuovi guai sembrano profilarsi all’orizzonte per il movimento siciliano. E meno male che loro acclamano “legalità legalità” ad ogni pie’ sospinto…