La Rsu della Città Metropolitana all’unanimità per il NO al referendum costituzionale: “Andremo per le strade per spiegare ai cittadini il disastro che provocherebbe la riforma”

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La Rsu della Città Metropolitana di Palermo si è dichiarata all’unanimità per il NO al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre.

Lo dichiarano in una nota, in rappresentanza del coordinamento Rsu, Saverio Cipriano e Maurizio Magro Malosso. «La nostra decisione unanime – sottolineano Cipriano e Magro Malosso – è mossa proprio dai risultati che l’abolizione delle ex Province ha comportato e che viviamo quotidianamente sulla nostra pelle. I Liberi Consorzi e le Città Metropolitane sono le realtà che pagano di più in termini di assenza di servizi e di garanzie sul futuro». Secondo i due sindacalisti, «è evidente che questo è quello che succederà anche per il Senato se dovessero passare le modifiche alla nostra Carta Costituzionale. Per la prima volta – aggiungono – siamo tutti d’accordo nel rifiutare la riforma, perché abbiamo visto sulla nostra pelle gli effetti nefasti che hanno congelato qualsiasi tipo di intervento di manutenzione in oltre 2300 km di strade provinciali e in quasi 200 istituti scolastici in capo alla sola ex Provincia di Palermo. Andremo per le strade – concludono Cipriano e Malosso – parleremo alla gente, spiegheremo ai cittadini il disastro che provocherebbe la riforma qualora una delle massime istituzioni del nostro Paese dovesse essere cancellata con un colpo di spugna, come se nulla fosse, in nome di un presunto risparmio che, proprio come per le ex Province, peserà soltanto sui servizi al cittadino, mentre la politica si terrà stretti i suoi rimborsi e la sua immunità».