“Se lo Stato, la Polizia, la giustizia non mi danno risposte a chi le devo chiedere? Le devo chiedere alla mafia?”. E’ la provocazione amarissima lanciata da Vincenzo Agostino dopo la richiesta di archiviazione formulata dalla Procura di Palermo per Giovanni Aiello, detto “Faccia da mostro”.
Sono passati 27 anni dall’omicidio del figlio, l’agente di polizia Nino Agostino e della moglie ed ancora non esiste una verità su quel delitto di mafia.
La famiglia Agostino ha scritto alla Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere un incontro e augurandosi di ricevere risposta e dichiarando di essere pronta, in caso contrario, anche a manifestare a Roma.
Nella richiesta di archiviazione i Pm spiegano che in ordine al tema delicatissimo del contesto e del movente dell’omicidio dell’agente, è tuttora in corso un’altra complessa e articolata attività d’indagine.
Vincenzo Agostino ha dichiarato di provare “tanta amarezza. Mi chiedo perchè mi abbiano fatto riconoscere ‘Faccia da mostro’ quel giorno al bunker dell’Ucciardone. Ma non ci fermiamo. Sentiamo che non abbiamo alternative”.
AGI