La Polizia di Stato ha eseguito nei confronti di un libero professionista 44enne castelbuonese accusato di stalking la misura del “divieto di avvicinamento” ad una ragazza cefaludese, disposta dal Gip del Tribunale di Termini Imerese su richiesta della stessa Procura, diretta da Alfredo Morvillo.
Secondo le indagini condotte dal Commissariato di Cefalù diretto da Manfredi Borsellino, il libero professionista castelbuonese tramite sms, mail e post sul social network Facebook avrebbe reiteratamente ingiuriato, molestato e denigrato la giovane ragazza cefaludese, a cui sarebbero state rivolte accuse di perversioni sessuali, tradimenti e frequentazioni sempre a scopo sessuale, con contestuale minaccia di divulgazione di foto e video intimi.
Lo stalker si sarebbe financo spinto a creare un profilo virtuale su facebook tramite il quale non avrebbe dato tregua alla vittima che, ad un certo punto, colta da ansia e paura, sarebbe stata costretta a cambiare del tutto le proprie abitudini di vita.
La vicenda trae origine dall’interruzione da parte della ragazza di una relazione affettiva che la legava al professionista castelbuonese. Da quel momento si assiste – come scrive il Gip di Termini Imerese nella sua ordinanza di misura cautelare – ad un vero e proprio “stillicidio” di messaggi inviati via email o tramite cellulare volti a logorare la vittima, con minacce continue di pubblicare video intimi e strettamente riservati che la donna gli aveva inviato quando la relazione sentimentale era ancora in corso.
Il quarantaquattrenne castelbuonese non avrebbe mancato di far “pedinare” la vittima da terze persone anche nei periodi in cui, per lavoro, si trovava all’estero e la situazione pare stesse degenerando allorquando con una forte insistenza le avrebbe iniziato a chiedere incontri ed appuntamenti cui, provvidenzialmente, la ragazza si sarebbe sempre sottratta.
Come sovente accade in questi casi, la vittima , a fronte delle ripetute e pesanti offese tali da lederne gravemente l’onore, avrebbe gradualmente perso autostima convincendosi davvero di essere una persona nociva.
Ad allarmare gli inquirenti e chiudere il cerchio intorno al presunto stalker alcuni precedenti di polizia risalenti a poco meno di una decina di anni fa quando era stato indagato per detenzione di materiale pedopornografico.
Adesso la prescrizione del Gip per effetto della quale il libero professionista non potrà avvicinarsi alla vittima ed ai luoghi da lei frequentati, prescrizione che dovrebbe restituire alla giovane cefaludese quella serenità che da mesi le sarebbe stata tolta.