Tentano di rubare un’auto. Dopo un rocambolesco inseguimento i Carabinieri ne arrestano uno

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Verso le 23.00 l’equipaggio di una gazzella, notava una Fiat Seicento, in doppia fila, con un uomo seduto al posto guida e poco distante, in piedi, un altro giovane armeggiava su di una Fiat Panda.

La pattuglia decideva di approfondire il controllo passando in prossimità della Fiat Panda. Il giovane in piedi, accortosi dell’autovettura con le insegne d’Istituto, si defilava prima a passo spedito per poi darsi alla fuga tra le varie traverse. Insospettitisi, i Carabinieri procedevano al controllo anche dell’altro uomo a bordo della Fiat Seicento che, appena notata la loro presenza, messa in moto l’auto sfuggiva al controllo. Ne scaturiva un inseguimento che proseguiva lungo le strade cittadine, durante il quale l’uomo proseguiva a velocità molto sostenuta, incurante dei semafori a luce rossa, spegnendo le luci anteriori e posteriori per rendere difficoltoso l’individuazione. Durante i diversi e numerosi improvvisati cambi di corsia, proseguiva la folle corsa, noncurante dell’incolumità propria e degli altri utenti della strada. La fuga terminava dopo avere percorso diverse centinaia di metri, in viale Michelangelo, dove l’autovettura veniva bloccata anche grazie all’intervento di un’altra gazzella del Nucleo Radiomobile. Nonostante ciò, l’uomo tentava nuovamente la fuga e, nel maldestro tentativo di farlo, collideva con l’autovettura di servizio, danneggiandola. A questo punto la corsa aveva termine. Dalla perquisizione personale è stata rinvenuta la somma in contanti di 3.675 € in banconote da diverso taglio. La perquisizione dell’autovettura, consentiva di rinvenire vari arnesi ed attrezzi atti allo scasso e parti meccaniche di autovetture tra cui centraline, chiavi e nottolini di accensione. Nel frattempo, l’ispezione in via Dei Nebrodi, luogo ove il Ignazio  Lo Cascio 46 enne palermitano, era stato visto in compagnia dell’altro giovane datosi alla fuga, permetteva di costatare  evidenti danni alla maniglia di apertura dello sportello anteriore lato guida e la completa rottura del blocco di accensione alla autovettura Fiat Panda. Al suo interno, veniva rinvenuto un grosso cacciavite ed una centralina modificata che sarebbe stata utilizzata per l’accensione ed il furto del veicolo. I Carabinieri sono sulle tracce del complice. Nel frattempo, per Ignazio Lo Cascio, successivamente al rito direttissimo, è stata messa la misura degli arresti domiciliari.