Per Il sole 24 ore, il più letto quotidiano economico-finanziario d’Italia, gli atenei siciliani sono agli ultimi posti per qualità della ricerca, didattica, occupazione.
Seguendo alcuni precisi parametri, ogni anno il giornale stila la classifica delle università italiane ed ancora una volta quelle siciliane si piazzano in fondo all’elenco. Al 35esimo posto (su 61 università statali) si colloca l’ateneo di Messina, che sale così di quattro posizioni rispetto al 2015. Catania è più giù, nella casella numero 54, conquistando due posti, seguita da Palermo (55esimo posto). Tra le non statali, la Kore di Enna si sistema al 14esimo posto, sui 15 atenei in classifica. Insomma, non male… Ma dopo il servizio pubblicato sul giornale, scoppia ovviamente la polemica, con i vertici universitari siciliani che non ci stanno a fare questa “mala fiura”. E così il rettore di Palermo, Fabrizio Micari, afferma che la classifica contiene “dati superati e messaggi fuorvianti”, perché non si tratta di dati aggiornati. “Per quanto riguarda la ricerca, il giornale utilizza quelli del periodo 2004-2010 e trascura stranamente quelli del periodo 2011-2014”, per i quali pare che le università isolane siano risalite nella classifica di gradimento. Per consolarsi un po’, arrivano allora i soldi del Fondo di finanziamento ordinario 2016 per gli atenei pubblici, con l’assegnazione alle tre università statali siciliane di un po’ di milioni di euro, per la precisione 3,3 milioni a Palermo, 2,3 a Catania e 7,2 a Messina. Ma questa volta Micari è soddisfatto. Leggi qui la classifica pubblicata su Il sole 24 ore del 2 gennaio.
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