Maledette emergenze!

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(ph. pianobattaglia.it)
C’è un tempo per tutto in questo pezzo di Sicilia, fuorché per le emergenze. Maledette emergenze che, in quanto tali, mandano assolti tutti, alla fine.
Il punto, per l’ordinario borghese cittadino, è proprio questo: l’irresponsabilità di un sistema dove chi svolge il proprio lavoro, anche in condizioni di estrema difficoltà, diventa suo malgrado l’icona del guasto generale. E per fortuna che ci sono loro a dare un senso allo sforzo quotidiano che tenderebbe verso la normalità.

È estate o è inverno, tra fuoco e neve, in assenza delle adorate mezze stagioni, sembra mutare solo la scena, ma il risultato, alla fine del triste spettacolo, è la rabbia dello spettatore pagante: l’ordinario borghese cittadino. Banale quanto si voglia, quanto il male tanto ideologizzato e condannato, ma pur sempre base di intere comunità. Che chiedono poco: il giusto, tra categorie valoriali che si frantumano contro il muro inossidabile del tempo che scivola via, stancamente, anno dopo anno. Per non modificare nulla. 

Si approntano piani di emergenza e intere estese zone si bruciano nel lasso necessario a battere le ciglia. Si approntano piani di emergenza e si impediscono transiti sulla neve e i ristoratori delle nostre adorate montagne, quelle che sono – esse sì – icona di un intero comprensorio – pur anche area prototipale in seno alla famosa Snai; base di lancio per un rilancio sempre decantato – devono richiamare i clienti per disdire le prenotazioni che avrebbero riempito i locali diversamente vuoti.
C’è un tempo per tutto in questo pezzo di Sicilia. Un tempo per compiacersi di progettualità, per raccontarsi che il nostro petrolio è fatto di natura e di arte, di cultura materiale e immateriale; c’è un tempo per costruire finanche cattedrali e visioni. Eppure, alla fine, turista a parte, non si riesce – in termini sistematici, i cui vuoti lasciano spazio alle iniziative private e alla decorosa ed encomiabile volontà degli operatori di turno – ad affrontare alcuna emergenza, quella che colpisce il cittadino madonita sulle sue stesse strade, quelle in cui vive.

C’è un tempo per tutto in questo pezzo di Sicilia, fuorché per le emrgenze. Che, proprorzioni fatte, un po’ ti aspetti. Il fuoco d’estate, la neve d’inverno.

Antonino Cicero
@AntoninoCicero1

1 COMMENT

  1. interessante ma come sempre si parla parla e basta, mi piacerebbe leggere un articolo dove qualcuno scrivesse: la soluzione!
    la soluzione per affrontare l’emergenza neve è…
    la soluzione per evitare gli incendi è…
    facile scrivere e criticare ma fino ad oggi nessuno che fa una proposta concreta.

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