Quando le dimissioni sono solo annunciate, ma mai ratificate. Il segretario Pd di Termini, Angelo Cascino, non le ha ancora formalizzate

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La legge è legge era il titolo di un celeberrimo film del 1958 con Totò e Fernandel. E la frase vale sempre, in ogni caso, essendo essa un baluardo del vivere in una comunità civile organizzata.

Ma da qualche anno la legge la detta il social per eccellenza, Facebook. Dove vogliamo andare a parare? Semplice. Come sappiamo, l’ultimo giorno del 2016, assieme agli auguri per il nuovo anno, il segretario Pd di Termini Imerese, Angelo Cascino, ha annunciato “urbi et orbi” il suo ritiro dalla politica attiva, il suo addio alla carica ricoperta all’interno del Pd, per ritirarsi, novello Cincinnato, negli affari di famiglia. Ma solo su Facebook. Perché lo stesso si è finora “dimenticato” di formalizzare le dimissioni all’interno del suo partito, convocando una direzione o un’assemblea degli iscritti e seguendo così le regole statutarie, come pure sottolineano le “malelingue”, presenti anche nel Pd. Ma che sarà mai? Si tratta solo di cavilli burocratici insulsi, di attaccamento al comma da leguleio vecchio stile, di amore per il cavillo giuridico da Azzeccagarbugli d’antan. Oggi con la politica 2.0 non occorre più. Basta un post su Facebook e via così. Viva l’Italia!