L’affitto dell’Ufficio di collocamento è a carico della Circoscrizione. Ma i paesi non pagano e il Comune di Termini batte cassa: da recuperare quasi 140.000 euro

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Nel 1996 la Regione Siciliana stabilì che gli oneri logistici e finanziari dell’Ufficio Provinciale del Lavoro e della Massima Occupazione, cosiddetti Uffici di collocamento, fossero a carico di tutti i paesi appartenenti alla Circoscrizione sulla base della popolazione residente.

Con queste premesse il Comune di Termini Imerese mise a disposizione i locali di sua proprietà siti in piazzetta Benincasa, per destinarli a sede della Sezione Circoscrizionale, a fronte di un canone d’uso aggiornabile ogni anno secondo gli indici I.S.T.A.T., da ripartire fra tutti i paesi del circondario.
Ma non tutti i Comuni hanno adempiuto all’impegno, addirittura qualcuno deve più di dieci anni d’affitto. Per questo motivo il comune di Termini Imerese ha adesso inviato a tutti i Comuni inadempienti un’ingiunzione di pagamento chiedendo entro trenta giorni di saldare il debito. In ballo ci sarebbe 138.359,64 euro, che in un periodo di vacche magre come questo non sarebbero male.
Sono sei i Comuni a cui Termini Imerese chiede il pagamento. Quello che ha da dare veramente poco è il comune Sclafani Bagni che deve 471,26 euro, perché si è dimenticato di pagare il canone per l’anno 2014. Poi c’è Montemaggiore Belsito: la somma di € 3.720,61 a saldo degli anni 2010 e 2011 e Ventimiglia di Sicilia che deve consegnare 4.344,05 euro per gli anni 2014 e 2015. Sono anche tre i paesi che devono cifre più significate: Trabia, Caccamo e Caltavuturo. Trabia ha un debito di 37.175,22 euro per non aver versato i dovuti canoni per 2008, 2010, 2014, 2015, ma è in buona compagnia. C’è poi il paese di Caccamo che non ha ancora versato l’affitto per gli anni che vanno dal 2006 al 2010 e deve la somma di euro 45.459,55. Ed infine c’è il Comune di Caltavuturo che guida la classifica dei “malipavatura”. Deve al Comune di Termini Imerese la somma di 47.188,95  per i dieci anni, dal  2006 al 2015, di non aver pagato il canone, più gli interessi maturati:Adesso i sei comuni hanno 30 giorni per mettersi in regola. Ma lo faranno veramente?