Dopo il titolo, i soldi. Tanti soldi, in arrivo a Palermo appena eletta Capitale della cultura 2018. Ed il sindaco si prea, ovviamente.
Come abbiamo scritto, la nomina a Capitale della cultura è stato un grande assist offerto a Leoluca Orlando, già in marcia per succedere a sé stesso nelle prossime elezioni comunali, con alte possibilità di farcela, soprattutto adesso, che dopo il titolo arriveranno pure i fondi. “Da tre anni le abbiamo azzeccate tutte: il percorso arabo-normanno patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’Unesco, la biennale d’arte contemporanea Manifesta 12, Palermo capitale dei giovani e adesso anche capitale della cultura”, afferma radioso il primo cittadino, che aggiunge: “Da capitale della mafia a capitale della cultura, abbiamo fatto un grande passo in avanti”. E nessuno può smentirlo. Ma parliamo dei soldi, iniziando dal milione di euro che presto sarà erogato dal ministero dei beni culturali e che servirà per sovvenzionare i soggiorni all’estero per i giovani tagliati fuori dal progetto Erasmus e per chi vuole fare un’esperienza a Palermo. Proseguiamo con i 5,4 milioni (che potrebbero arrivare a 8,5) finalizzati al rilancio del sistema cultura. Si tratta dei fondi per i lavori ai teatri Massimo e Biondo, per il Festino, per la città metropolitana e le altre istituzioni culturali. E non dimentichiamo le risorse destinate alla cultura e previste nel Pon Metro, nel Patto per Palermo e nel bando per le periferie. Insomma ce ne sarà di che scialare. Ci auguriamo che verranno ben spesi nell’interesse dalla collettività.
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