Nella giornata di ieri, 1 febbraio, personale della Sezione di P.G. della Procura della Repubblica di Termini Imerese ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Palermo, dott.ssa Gabriella Natale, nei confronti di un uomo.
La misura è stata disposta accogliendo la richiesta della Procura di Palermo, che ha contestato all’indagato i reati di adescamento di minori, violenza sessuale su minore, detenzione e produzione di materiale pedo-pornografico. Benedetto Salemi (nella foto), un 44enne termitano, pregiudicato per reati specifici in materia di pedo-pornografia, contitolare di una cartolibreria e da anni impegnato nel sociale, volontario di associazioni onlus e per un lungo periodo di tempo in passato catechista e organizzatore di attività ludico-ricreative per minori presso la chiesa Madre di Termini Imerese. L’operazione rappresenta l’esito di una complessa attività, condotta dagli investigatori della Polizia di Stato della Sezione di P.G. della Procura di Termini Imerese, che ha avuto inizio a seguito di un controllo di Polizia d’iniziativa effettuato nei confronti del Salemi, quale persona conosciuta e destinatario di altre indagini di diverse forze dell’ordine, che era stato notato all’esterno di un esercizio pubblico termitano in compagnia di un minore infraquattordicenne. La tempestività dei primi accertamenti è risultata fondamentale per cristallizzare gli elementi investigativi che si sono rivelati fondamentali per il prosieguo dell’attività; questa, inizialmente di competenza della Procura della Repubblica di Termini Imerese, è stata successivamente definita, per competenza distrettuale, dalla Procura della Repubblica di Palermo. Le indagini hanno consentito di contestare abusi sessuali consumati all’interno dell’abitazione dell’arrestato, luogo in cui l’uomo era solito ricevere minori, offrendo ripetizioni scolastiche gratuite. Secondo la ricostruzione dei fatti, emersa in esito alle attività svolte, l’indagato avrebbe anche ripreso gli abusi sessuali con il suo cellulare. L’uomo si trova attualmente ristretto presso la casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo.