Crocetta si ricandida. Non più Megafono ma #Ripartesicilia

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Ha rotto gli indugi e deciso di ripresentarsi, nonostante tutto.

Nonostante sia stato classificato all’ultimo poso tra i governatori regionali italiani per gradimento, nonostante le polemiche che hanno caratterizzato questi suoi anni a palazzo dei Normanni, nonostante sia sempre stato ondivago nelle alleanze e negli accordi politici. Nonostante tutto questo (ed altro ancora) Rosario Crocetta non ce la fa a vivere senza essere protagonista di qualcosa. E così ha deciso di non mollare, di ritentarci, sperando di bissare il successo di cinque anni fa, ma lo farà con un nuovo movimento fresco fresco di giornata, con tanto di simbolo, #Ripartesicilia, hashtag e stelline comprese, un misto di autonomismo e grillismo, provando a strizzare gli occhi verso ogni dove. Così addio al Megafono, creatura ideata per la sua candidatura ed ormai alla frutta, dopo essere riuscito a portare lui alla poltrona più alta della Regione, un pugno di deputati all’Ars, in maggioranza ormai transfughi verso altri lidi, ed un solo senatore a palazzo Madama. «Una rete di movimenti che punta ad aggregare attorno al vecchio Megafono circoli e soggetti diversi in vista delle elezioni regionali. Un soggetto politico pronto a schierarsi con una lista anche al Senato e se necessario alle comunali», ha affermato il presidente della Regione. La mossa però non piace al Pd. Il segretario regionale, Fausto Raciti: «È assurdo che ci troviamo davanti a queste sortite personali che mirano alle Regionali quando ancora non abbiamo trovato un accordo per le comunali di Palermo», con un riferimento anche alla mossa di Davide Faraone, che ha convocato una sorta di “pensatoio”, per preparare un programma elettorale in vista del suo tentativo di correre per la presidenza della regione.