Il primo servizio congiunto dei Carabinieri Forestali e del Comando Provinciale di Palermo ha portato all’identificazione ed alla denuncia in stato di libertà con l’accusa di maltrattamento di animali, ricettazione e detenzione incompatibile di specie protetta.
Il blitz è scattato poco dopo le 8,00, quando i Carabinieri della Compagnia di Piazza Verdi e del Centro Regionale Anticrimine Agroalimentare di Palermo sono entrati nel cuore del mercato di Ballarò, luogo noto per essere anche il centro del traffico di fauna protetta. Al loro arrivo gli uomini dell’Arma, hanno trovato circa 300 cardellini, richiusi in gabbiette anguste e sporche, impossibilitati a volare, in condizioni di evidente sofferenza. Tra di loro alcuni esemplari erano già morti.
I militari hanno pertanto denunciato due palermitani, F.f. classe 1991 e V.d. classe 1975, entrambi volti noti agli operanti e con precedenti specifici alle spalle, assidui frequentatori del mercato di Ballarò. Dopo la visita dei veterinari dell’A.S.P. di Palermo, gli animali sono stati liberati in un’area idonea nel parco della Favorita.
I Carabinieri sono impegnati costantemente nel contrasto di un fenomeno criminale oramai al pari di altre attività delinquenziali, quello del traffico illecito di fauna selvatica protetta e del bracconaggio organizzato, che in Italia dà origine ad un cospicuo giro di affari ed un indotto non indifferente, con milioni di animali selvatici immessi nel mercato clandestino e di quello, solo apparentemente, legale. Incalcolabile il nocumento arrecato agli ecosistemi che viene sistematicamente provocato da chi, come il denunciato, sottrae allo stato di naturale libertà milioni di specie selvatiche.