I parcheggi a pagamento non li vuole nessuno a Termini Imerese, nemmeno i commercianti.
Con delibera del 2 febbraio del commissario straordinario del comune, Girolamo Di Fazio, sono stati individuati gli spazi pubblici dove ridipingere le strisce blu e “riesumare” così i parcheggi a pagamento, decisi dall’amministrazione Burrafato e chiusi dopo qualche anno anche a seguito dell’inchiesta giudiziaria che ha colpito i vertici del comune e della società che gestiva gli stalli. Perché questo revival? Secondo Di Fazio, come raccontato in un’intervista online, per rispetto ad una decisione risalente al 2008 e per venire incontro ad una richiesta esplicita da parte di alcuni commercianti di Termini bassa. Ma dall’Ascom, l’associazione di categoria, smentiscono categoricamente. “Abbiamo avuto un incontro col commissario, ma abbiamo parlato di tutt’altro, delle strade poco illuminate la sera, ad esempio, ma non certo dei parcheggi a pagamento”, dicono. “Anzi sarebbe stato proprio lui a proporceli, portando l’esempio di Capo d’Orlando”. Ed allora chi ha ragione? Ma se davvero il ripristino delle strisce blu l’avrebbero chiesto i commercianti, come mai dal controllo delle planimetrie allegate alla delibera i parcheggi a pagamento verranno istituiti anche dove non ci sono negozi o botteghe, come nello spazio a fianco il palazzo di giustizia (piazza Vittone Li Causi) o in quello dietro gli archi dell’acquedotto Cornelio (piazza Lo Bello)? E poi perché rispolverare proprio una decisione risalente al 2008 sui parcheggi a pagamento? Ci sono tante delibere inattuate che potrebbero essere tirate fuori dai cassetti, perché proprio quella, che è stata criticata pure da alcune forze politiche? A chi giova? Senza dimenticare che essa è illegittima anche sotto il profilo del codice della strada, che ammette i parcheggi a pagamento solo al di fuori della carreggiata, mentre buona parte di essi saranno realizzati all’interno, come in via Vittorio Amedeo o in corso Umberto e Margherita. Non vorremmo che una simile decisione possa offrire assist gratuiti ad affaristi e politicanti da strapazzo, pronti a strappare promesse elettorali di assunzioni nella futura società che gestirà i parcheggi. Sarebbe allora meglio che il commissario straordinario riveda questa sua decisione.
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