Protesta del Liceo Artistico di Termini ospitato in aule inadeguate: dateci la “Scuola di cartapesta”

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Il liceo Artistico è per Termini e le zone limitrofe una preziosa risorsa per la promozione culturale e di un vasto territorio ad alta vocazione turistica.

Purtroppo, per problemi burocratici ormai annosi, la struttura ospitante è un sito poco adeguato per le esigenze laboratoriali e per le specifiche di indirizzo che, negli anni hanno qualificato l’istituzione.  Da qui la protesta degli studenti. “Considerato – scrivono in un documento – che il comune di Termini Imerese da tempo ha ultimato un ampio edificio denominato “scuola della cartapesta”, in origine destinato a laboratori per carristi, data la secolare vocazione carnascialesca del territorio, e che ancora non si riesce ad ottimizzare, da accordi intrapresi negli anni tra la precedente amministrazione comunale e la presidenza dell’istituto, si è convenuto di ospitare, per affinità culturali e laboratoriali, in questo sito, il Liceo Artistico”. 
Ciò ha comportato nel tempo un lungo lavorio burocratico tra il Comune e la Provincia che deve prendere in carico la questione della natura dell’istituto superiore, per competenza.
Pertanto, gli organismi dell’I.I.S. Ugdulena, la dirigenza scolastica, lo staff di presidenza, i docenti e gli allievi del Liceo Artistico, hanno lottato e continuano a lottare perché si accantonino gli interessi di parte e i responsabili della cosa pubblica guardino al diritto allo studio e al dovere che gli Enti locali hanno di dare un edificio efficiente e strutturato al Liceo Artistico. “I conflitti di competenza – scrivono ancora i ragazzi nel documento – tra Comune e città Metropolitana non interessano la Scuola e non colmano le carenze e i giusti bisogni degli allievi. La città Metropolitana e i relativi organismi di governo smettano di nascondersi dietro la burocrazia, e facciano il loro dovere di attenzione alla giusta esigenza di istruzione da parte degli allievi, che sono il futuro di una società aperta e qualificata. Il diritto ad una sede scolastica adeguata in quanto a spazi didattico-laboratoriali, data la natura del Liceo Artistico, è inalienabile e non può danneggiare la voglia di apprendere per saper fare, tanto radicata nei giovani. Il dovere di soddisfare il bisogno del diritto allo studio è cogente per le Istituzioni preposte. Quindi la città Metropolitana di Palermo deve sforzarsi di superare gli interessi di parte e non sfuggire a precisi obblighi e responsabilità normative. Quanto detto non vuole apparire né polemico né autoreferenziale, ma semplicemente è una denunzia prudente ma forte di cogenti esigenze culturali, edilizie e formative, nell’auspicio dell’ascolto attento e responsabile e nello spirito della fattiva collaborazione”.