900mila euro. E’ questa la richiesta di risarcimento avanzata dai legali della vittima.
Nell’agosto 2015 Salvatore Rinaudo, 77 anni, è stato aggredito ed ucciso davanti la sua casa di campagna a Cefalù da un cinghiale ed ora gli avvocati dei familiari chiedono il risarcimento alla Regione Siciliana (la fauna selvatica è patrimonio della regione, infatti), 900mila euro, chiamando in giudizio civile davanti al tribunale di Palermo il suo rappresentante, il presidente Rosario Crocetta, responsabile come tale per avere consentito l’eccessiva proliferazione dei cinghiali nelle Madonie, senza alcun controllo. La prima udienza è fissata per l’8 maggio. Intanto già si pensa ad abbattimenti “seriali” dei suidi nel Parco delle Madonie per ridurne il numero, anche ricorrendo ad ordinanze emanate per esigenze d’urgenza dai sindaci dei comuni madoniti, al di fuori da ogni piano di controllo ed abbattimento selettivo, cosa che viene criticata da Legambiente, per la quale occorre sempre procedere secondo specifici piani e censimenti e l’utilizzo preventivo di mezzi di selezione ecologici e di piani di cattura adeguati, ricorrendo agli abbattimenti solo in via residua. Legambiente ricorda pure che più volte il Tar ha annullato ordinanze comunali urgenti per l’abbattimento dei cinghiali.
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