Che oggetti naturalmente inanimati e inamovibili, come le case, si muovano finora è accaduto solo nei sogni o nelle favole.
Ma pare che lo strano fenomeno sia accaduto pure ad un albergo di Campofelice di Roccella, almeno stando alle affermazioni di qualche buorocrate sognatore dell’assessorato regionale al lavoro. Cosa è successo? L’assessorato regionale al lavoro ha multato l’hotel Acacia resort di Campofelice per avere cambiato la sede dell’albergo senza comunicarlo in regione. Scatta allora la multa, 507,70 euro, da pagare e sorridere. Ma alla direzione dell’albergo non ci stanno, perché sono gente con i piedi ben piantati per terra (ci mancherebbe) e non credono allo strano fenomeno dell’ “albergo che cammina”, dato che l’hotel da dieci anni non si è mai mosso da lì, sulla costa di Campofelice, a pochi passi dallo svincolo autostradale. Ed allora decidono di impugnare il provvedimento regionale al tribunale di Termini Imerese, dove si scopre la verità. L’albergo si è mai mosso, non ha mai cambiato sede. Quello che è cambiato è solo il nome della strada sulla quale si affaccia il complesso turistico, da SS113 – km 204,3 a viale Imera. Ma nessuno lo ha comunicato alla regione, che con baldanza burocratica degna dei racconti di Gogol ha pensato ad un recondito scopo da parte della direzione alberghiera, appioppando senza battere ciglio la sanzione. Ma perché, ci chiediamo, ci sono voluti cinque anni di udienze e carte bollate ed una decisione di un giudice, per stabilirlo, quando bastava dare un’occhiata più attenta a due scartoffie?
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