Presentato stamane, alla Gam, il progetto dell’artista kosovaro Sislej Xhafa, “Infermeria”, curato da Paola Nicita e ideato appositamente per Palermo e i suoi Cantieri culturali alla Zisa. Qui, domani, 17 marzo, l’inaugurazione alle 18, al padiglione ZAC.
“Tutto è nato – ha raccontato Xhafa – da un incontro al MAXXI di Roma con l’assessore Andrea Cusumano e la curatrice Paola Nicita. Trovo magica Palermo e altrettanto straordinario uno spazio come i Cantieri culturali, dove abbiamo intrapreso un lavoro impegnativo lungo sei mesi. Mi piace ragionare con la città e la sua storia senza romanticismi, in maniera asciutta, in una modalità che io chiamo “attrito”, un meccanismo che funziona senza olio. “Infermeria” è una sfida col tempo. Non so se sono un artista, di sicuro sono una persona impegnata prima di tutto umanamente. L’arte ti trascina in un’altra dimensione. Di più: credo che sia l’unica democrazia rimasta”.
Entusiastiche le impressioni dell’amministrazione Orlando. “Il progetto di Sislej Xhafa – è il commento del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – rappresenta un momento di riflessione pensato per Palermo e il suo percorso che ha visto negli ultimi anni, grazie al tema dell’accoglienza e del diritto alla mobilità umana internazionale, una grande apertura culturale della città in dialogo col mondo”. Per l’assessore Cusumano, infatti, “Infermeria” è “un nuovo, importante, appuntamento nella programmazione di ZAC che ne conferma il ruolo di riferimento per il contemporaneo al centro del Mediterraneo. Un progetto spiazzante per la nostra “turbine hall” del Sud che Sislej Xhafa ha ideato, in perfetta linea con il percorso che Palermo ha intrapreso e che proseguirà fino al 2018, anno in cui sarà “Capitale italiana della cultura”.
“Infermeria”, questo il titolo del progetto, curato da Paola Nicita, è site specific: nasce proprio da e per i luoghi palermitani, in particolare per l’emblematica cittadella dei Cantieri culturali alla Zisa, nata per la produzione industriale di mobili Belle Epoque e successivamente, durante la Guerra mondiale, divenuta fabbrica per la costruzione di velivoli militari. Oggi la vocazione di questo luogo è la cultura, con spazi che ospitano l’Accademia di Belle Arti, centri culturali stranieri, il Centro sperimentale di cinema per il documentario, un cinema con 500 posti, uffici e laboratori.
“Infermeria”, in questo contesto, mira ad un’analisi delle strutture e degli spazi esistenti, che divengono emblema e metafora di una situazione contingente, che, seppur in maniera differente, riguarda ciascuno di noi. “Infermeria” è una questione aperta, una modalità “altra” che si frappone nella relazione tra persone e luoghi, dove i corpi e le architetture ricercano una assonanza inedita e non scontata, nell’ottica di una analisi di se stessi a cui si deve giungere con una sintesi oramai necessaria, scevra da sovrastrutture. Via il superfluo, è tempo di vivere un presente in prima persona, per meglio comprendere esigenze, emergenze, urgenze degli altri, e dunque di noi stessi.
Sislej Xhafa è nato a Pejë, Kosovo, nel 1970. Vive e lavora a New York.