Elezioni comunali a Termini. Francesco Giunta compatta il centrodestra e si presenta alle urne

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C’era tutto “l’armamentario” del centrodestra “storico” oggi al Supercinema di Termini Imerese, lì riunito ad ascoltare le parole dei big siciliani dell’area moderata, tutti insieme appassionatamente per sostenere il loro candidato locale.

E sarà così Francesco Giunta che proverà a sedersi per i moderati sulla poltrona di primo cittadino di Termini, già occupata per due lustri da suo padre Enzo. Ed a Giunta (Francesco) pare sia riuscito “il miracolo” di unificare tutte le componenti del centrodestra, finora sbandate e che si sono presentate all’appuntamento elettorale di oggi apparentemente uniti. C’erano tutti, quelli di Noi con Salvini (Alessandro Pagano e Salvino Caputo) e quelli di Forza Italia (Renato Schifani e Gianfranco Micciché), Cantiere popolare (Saverio Romano e Toto Cordaro) con Fratelli d’Italia (però solo il rappresentante locale Giuseppe Di Blasi), in una sala piena, con le forze dell’ordine fuori nella piazza e presentazione in grande stile. Abortito l’Inno di Mameli, si preferisce cominciare con le canzoni del cantautore locale Alfredo Daidone, bel testo ma espresso con lo stesso pathos di un impiegato del catasto, peccato, per passare poi alla videointervista al candidato, in cui esprime in pillole il Giunta-pensiero, che viene successivamente ribadito nel comizio finale del nostro eroe, tutto incentrato sulla parola cultura, quasi a volere smentire il sentire
comune che “con essa non si mangia”. Giunta si chiede chi glielo fa fare buttarsi nell’agone politico, ma trova subito la risposta nella sua famiglia, “più volte bistrattata e oggetto di schizzi di fango”, nella voglia di riscatto per la sua città, ribadendo più volte la mancanza di soldi per gestire la campagna elettorale, forse per fugare da subito i dubbi, col rischio di allontanare quanti fossero venuti lì a bussare alla cassa dei tanti papaveri politici presenti ed offrire voti in cambio di soldi od altre prebende. Giunta sarà il candidato ufficiale di tutto il centrodestra, che sarà presente con i simboli di partito. Trovato il sindaco, adesso toccherà alle liste ed ai candidati, cosa sicuramente più difficile, in un clima di grande incertezza e finora confuso, con i due “convitati di pietra” ed incognite, rappresentati dal Pd e dal M5s, che non potranno permettersi di sbagliare una mossa, il primo per non perdere la città-
simbolo per un suo esponente, l’altro per affermare la sua forte presenza anche in una grossa città della provincia di Palermo.