Proseguirà il prossimo 16 maggio davanti al tribunale di Termini Imerese il processo per irregolarità in gara d’appalto per la fornitura di attrezzature per la raccolta dei rifiuti nelle alte Madonie.
Tra gli imputati anche Giuseppe Di Martino, all’epoca dei fatti presidente di gara dell’ente appaltante ed oggi amministratore della Ecox srl, la società che ha chiesto ed ottenuto dalla Regione Siciliana l’autorizzazione per realizzare nell’area industriale di Termini una piattaforma integrata per la raccolta ed il trattamento dei rifiuti, da sempre respinta dai cittadini, contrari al progetto, che sono scesi in piazza per protestare. Diversi gli episodi contestati agli imputati del processo, tra cui Pietro Conoscenti, già presidente Ama, gli imprenditori Vito Corica, Christian La Bella, Aldo Montagnini, Rosalba Santonocito, Carmelo La Novara e Filippo Interlicchia, ed i dipendenti del comune di Caltavuturo, Santina Meli e Niccolò Cirrito, oltre allo stesso Di Martino. Le indagini sono scaturite da una denuncia presentata da un imprenditore palermitano del settore vendita di attrezzature e mezzi per la raccolta dei rifiuti, che fu escluso dalla gara promossa da Ama, sospettando brogli.
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