Ha assassinato nel 2013 la sua convivente con numerose coltellate. Dovrà adesso scontare la pena di 30 anni di reclusione.
Finisce così la crudele vicenda di Benedetto Conti, il palermitano che uccise la sua convivente, Rosy Bonanno, mentre il figlio di appena due anni dormiva nella stanza accanto. La Corte di cassazione ha respinto il ricorso e confermato la condanna. Ricordiamo che la vicenda è accaduta quattro anni fa a Palermo. La vittima, all’epoca appena 26enne, aveva denunciato l’uomo per maltrattamenti per ben due volte, ma davanti ai magistrati ha poi ritrattato le accuse, minimizzando il tutto, vinta dall’amore per quell’uomo, che alla fine ha messo in atto le minacce, uccidendola a coltellate. Adesso l’epilogo, con la condanna definitiva del carnefice a 30 anni di reclusione.
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