Sembra uno scioglilingua un po’ contorto, ma potrebbe essere l’idea per gestire alcuni rapporti di lavoro.
Dopo l’addio ai voucher, si pensa adesso di sostituirli con il job on call, cioè il lavoro a chiamata, almeno per le piccole imprese. E’ questa l’idea che pare serpeggiare nel governo, per affrontare il dopo voucher, abrogati con il decreto legge 25 del 17 marzo. “I voucher – ha detto Marco Leonardi, consigliere economico della presidenza del Consiglio dei ministri – sono usati in Europa esclusivamente per le famiglie e il no profit, non per le aziende”. Così si pensa di fare altrettando pure da noi, anche per aiutare i giovani nel passaggio dai banchi di scuola all’azienza ed il job on call dovrebbe essere integrato con le politiche relative al rapporto scuola-lavoro.