Dopo 25 anni dalle stragi mafiose saranno resi pubblici tutti gli atti sui giudici uccisi.
Lo ha detto il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, per fornire un contributo
rilevante alla memoria di quegli anni. In questo modo l’organo di autogoverno dei magistrati vuole quest’anno celebrare i 25 anni dall’uccisione di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e delle rispettive scorte. Si tratta di tutti gli atti che hanno riguardato quella stagione di sangue ed il difficile rapporto tra la magistratura palermitana ed il Csm.