Museo civico di Castelbuono: nuovo allestimento della collezione d’arte moderna e contemporanea. Bandito il concorso di idee

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“Schiuma di mare e attorno. Nuovo percorso. 1905-2017” è il titolo che il Museo civico vuole dare alla rilettura della sua collezione.

Domenica, 23 aprile, alle 12, sarà infatti presentato al pubblico il riallestimento della collezione d’arte moderna e contemporanea, frutto di un processo di trasformazione e di riorganizzazione avviato all’interno dell’istituzione, con un nuovo percorso museale che attraversa un secolo di storia dell’arte.

La collezione è nata nel 1997 dalla donazione Di Piazza di un gruppo di dipinti tra cui opere di Josè Ortega, Mario Schifano, Bruno Caruso, Corrado Cagli e Mario Bardi. Nel corso degli anni, la collezione originaria si è poi arricchita grazie ad acquisizioni e a produzioni artistiche legate alle mostre temporanee, con opere di Alessandro Bazan, Francesco De Grandi e Benny Chirco. In particolare, negli ultimi tre anni, la fitta programmazione si è incentrata su una riflessione rivolta alla storia locale e all’identità mediterranea attraverso l’interpretazione offerta da artisti internazionali chiamati a creare e a condividere immagini e visioni: l’intento è stato e vuole ancora essere quello di individuare un punto di contatto con i valori del territorio e con le vicende storiche ad esso legate.

La collezione è stata così ampliata dal passaggio e dalle produzioni di artisti contemporanei come Riccardo Benassi, Calogero Cammalleri, Sandro Scalia, Luca Trevisani, Seb Patane, Letizia Battaglia, Mimmo Cuticchio, Desideria Burgio, Carlo e Fabio Ingrassia, Fonte & Poe, Laboratorio Saccardi, Manfredi Beninati e Salvatore Arancio che, dopo la sua ultima personale a Castelbuono, è stato invitato alla Biennale d’Arte Internazionale di Venezia. Inoltre, il museo presenta al pubblico, per la prima volta all’interno di un allestimento museale, un’ampia selezione di opere del Fondo Paolo Cicero: oltre quaranta opere su tavola, su tela e disegni che restituiscono il lavoro del pittore castelbuonese, attivo nel periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento, in contatto con il più controverso Aleister Crowley, durante gli anni trascorsi a Cefalù. Paolo Cicero (1885-1931) si è distinto, nell’arco della sua produzione, come ritrattista capace d’introspezione psicologica e come abile paesaggista, tra “la schiuma del mare e attorno” (“Scuma di mari e atturnu”, recita in dialetto un verso del poeta castelbuonese, Giuseppe Mazzola Barreca), tra la costa mediterranea e il paesaggio delle Madonie. Le macro-aree della rivisitazione della collezione saranno la “natura”, il “ritratto”, la “rivisitazione storica”, le forme che rappresentano la cultura materiale e immateriale del luogo.

In occasione dell’apertura della mostra sulla collezione viene presentato al pubblico il progetto speciale dell’artista e designer Lisa Rampilli (1982, Milano): un foulard realizzato per il Museo Civico con disegni che l’artista ha creato ispirandosi liberamente alle preziose decorazioni a stucco dei Serpotta nella Cappella Palatina (1684-87) del Castello dei Ventimiglia. I foulard sono stampati su seta in un’edizione limitata di venti esemplari e tre varianti di colore e disegno. L’artista, che ha collaborato con Gucci, Frette, Galleria Luisa delle Piane e Pomellato, ha inoltre fatto dono di alcuni disegni preparatori per la collezione permanente del museo.

Oltre a questa rilettura, è stato già bandito #Ohchebelcastello, con scadenza il 15 maggio: si tratta di un concorso di idee rivolto ai giovani creativi per una linea grafica e il merchandising di oggetti di design da vendere nel bookshop della struttura castelbuonese.