C’è anche la squisita salsiccia di Caccamo tra i cibi di strada siciliani accuratamente descritti da Rosario Ribbene nel suo primo saggio dal titolo “Pani câ Meusa – La cucina di Strada in Sicilia”.
Il volume, edito da Marcello Clausi, sarà presentato al pubblico caccamese il 19 aprile, alle ore 18, nella sala dei Duchi e dei Baroni del ristorante ‘A Castellana. «Questo libro non è un ricettario, bensì una passeggiata tra le piazze siciliane inondate dai profumi e dai colori di pietanze gastronomiche, pronte ad essere consumate,» spiega l’autore. Ribbene, che esercita la professione di architetto, è giornalista pubblicista, ha al suo attivo collaborazioni con svariate riviste italiane, è fondatore di Rodoarte Onlus e della testata Impronta Magazine, che dirige. Questa sua prima opera è composta da 143 pagine, elegantemente rilegate in brossura, il cui interno, in lingua italiana ed inglese, è arricchito da 65 preziosi disegni realizzati da Rodo Santoro, architetto, pittore, scenografo, giornalista e saggista. La traduzione in inglese (con note esplicative di tutti i cibi di strada) ne favorisce una diffusione planetaria. Pani câ Meusa racconta la storia del cibo di strada siciliano, è una guida preziosa tanto per gli isolani quanto per i visitatori che desiderano approfondire le conoscenze sulla cultura gastronomica di questo popolo abile a coniugare oriente ed occidente, anche a tavola. «È il racconto in chiave sociologica del cibo e degli uomini che lo preparano e lo vendono per le strade e le piazze siciliane – aggiunge Ribbene, – un bagaglio di memoria da trasferire al futuro, ma anche a chi si appresta a conoscere la nostra terra. Infatti, non è casuale scelta di tradurre integralmente il testo in lingua inglese, l’intento è di far trasparire la gastronomia siciliana in tutta la sua gustosa bellezza. Come pure non è casuale la scelta di non inserire fotografie bensì disegni per raccontare una Sicilia favolosa, che a volte non c’è più.»
Una parte dei disegni sono schizzi in bianco e nero, tratti da una serie realizzata da Santoro per rappresentare i venditori ambulanti siciliani; mentre ben 20 sono disegni a colori prodotti con la tecnica della china (o collage di chine) ed appositamente realizzati per questo libro.
Santoro, che ha una notevole attività alle spalle anche come direttore artistico di eventi importanti come il Festino di Santa Rosalia illustra il vivacissimo mondo della cucina siciliana e dei suoi antichi mestieri: panellari, meusari, stigghiolari e così via; un mondo di ambulanti e piccoli putiari oggi trasformati in piccole aziende per la produzione e la commercializzazione dei prodotti gastronomici locali. Sebbene il “re” dei cibi di strada siciliani è il panino con la milza, l’autore ha riservato particolare attenzione alla salsiccia di Caccamo, la cui preparazione manuale affonda le radici nella notte dei tempi, ancor oggi consumata nelle due versioni: stagionata (salsiccia Pasqualora) e arrosto. L’ultima parte del libro è infatti dedicato ai Gustosi Consigli, un itinerario topografico dell’Isola per consentire, a chi desidera deliziare il palato con questi particolari cibi, di raggiungere quartieri, strade e noti street chef che esercitano ancora oggi il loro mestiere. A Caccamo, dove la presentazione del libro sarà affiancata da una mostra delle chine riprodotte nel libro, interverranno: l’autore, l’artista Rodo Santoro, Salvatore Porretta e Raimondo Canzone, rispettivamente proprietari del ristorante À Castellana e dell’Antica Macelleria Canzone. L’incontro, moderato dal giornalista Adalgisa Sclafani, si concluderà con un aperitivo di saluto.
Nei prossimi giorni Pani câ Meusa sarà presentato ad Enna, Catania e Caltagirone, prima di approdare a Roma, Milano e Torino. Il libro sarà in vendita in tutte le librerie al prezzo di 12,00 euro.