Sciolto per mafia il comune di Castelvetrano a pochi giorni dalle elezioni

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A Castelvetrano, in provincia di Trapani, era già tutto pronto per votare domenica 11 giugno per rinnovare i suoi vertici amministrativi.

Ma è arrivato prima il decreto di scioglimento per mafia. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno Marco Minniti, a causa di “accertati condizionamenti dell’attività amministrativa da parte della criminalità organizzata”. Il comune del trapanese è la città natale di Matteo Messina Denaro, il boss latitante dal 1993, e la decisione blocca adesso la macchina elettorale, sostituendo gli amministratori che sarebbero usciti dalle urne domenica con una commissione straordinaria, che resterà in carica per un massimo di diciotto mesi. Gli accertamenti condotti dal prefetto di Trapani Giuseppe Priolo hanno evidentemente accertato ingerenze della criminalità organizzata nella gestione dell’ente locale e, forse, nella campagna elettorale. Ed adesso lo stop.