Momenti di sana allegria hanno visto giovani e meno giovani ballare nei pressi delle postazioni mentre il Gruppo Folk Gazzara di Caltavuturo esprimeva il meglio di sé con il suo spettacolo itinerante.
Cittadini e turisti, complice la serata estiva e la coincidenza del fine settimana, in migliaia hanno fatto le ore piccole attardandosi nei locali pubblici fino alle 4 del mattino.
Da segnalare che, su direttiva del Sindaco, pienamente condivisa dalla Pro Loco, le varie postazioni hanno abbandonato la consuetudine, instaurata da qualche anno, di abbinare la tradizionale degustazione di fave, patate etc. con la preparazione del c.d. cibo da strada.
Gradualmente, infine, si sta raggiungendo un obiettivo che ci si è prefissato da tempo, quello di organizzare la Festa di San Giovanni con le fave prodotte nel nostro territorio. Infatti diverse cooperative agricole finanziate da Fondazione con il Sud e privati cittadini hanno fornito il 75% del fabbisogno. La rimanente parte, in assenza di altro prodotto del nostro territorio, è stato acquistato a Leonforte, da un coltivatore presidio slow food per la c.d. fava larga.
Come da tradizione si è provveduto ad assegnare un riconoscimento alla migliore postazione di “quarare” che per qualità dei prodotti, senso dell’accoglienza nei confronti dei turisti, allestimento scenografico in tema, ha interpretato, a parere di una apposita commissione rimasta segreta e che ha visitato i siti durante la manifestazione, il vero spirito della tradizionale Festa di San Giovanni. Qualche altra postazione sarebbe stata meritevole di un riconoscimento ma il premio messo in palio è stato assegnato al gruppo spontaneo dei residenti nel quartiere storico di S. Salvatore, contrada “Cozzo”. La motivazione che ha prodotto questo risultato, a parere dei componenti della Commissione, consiste, oltre ad avere soddisfatto tutti i requisiti previsti nel citato Bando, nell’avere saputo ricreare nell’apposito spazio scelto (area di parcheggio ai piedi del castello) uno scenario che ha richiamato, alla memoria di tanti, una tradizionale postazione del passato quando le “quarare” erano organizzate appunto nei quartieri storici di Castelbuono, obiettivo che la Pro Loco intende continuare a perseguire. Preme sottolineare quella che si ritiene una “buona pratica”: parte del cofinanziamento, oltre ad una promessa di futuro, modesto, contributo da parte del Comune, si è ottenuto con le economie realizzate in un precedente evento (Primomaggio alla siciliana) su condivisa decisione delle altre Associazioni coorganizzatrici: Glenn Gould e Consulta giovanile. Il concetto di base, che si spera di replicare in futuro, è il seguente: un evento può concorrere a finanziare il successivo. Un riconoscimento particolare nei confronti di quanti, organizzatori, residenti, volontari, operai di Castelbuono Ambiente s.r.l., protezione civile, hanno “bonificato” l’area prima dell’evento, pulendo il sito con relative scarpate e raccogliendo ben oltre 40 sacchi di immondizia, compresi, addirittura, dei copertoni abbandonati da tempo. A parere di tanti la zona, così pulita, ha mostrato tutta la sua bellezza che deve essere tutelata e conservata.