Ormai anche la corte d’assise d’appello ha deciso.
Dopo 15 ore di camera di consiglio il “Caso Yara” è chiuso, confermando l’ergastolo già comminato in primo grado per Massimo Bossetti, l’uomo che il 26 novembre 2010 ha rapito ed ucciso la ragazza, prelevandola davanti la palestra di Brembate di Sopra, dove Yara Gambirasio praticava ginnastica ritmica. Non sono soddisfatti i legali dell’imputato, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, perché “questo processo per noi resta pieno di anomalie e di cose che non tornano”. Bossetti, dopo avere ascoltato la lettura della sentenza in piedi, ha abbandonato l’aula ed è scoppiato in lacrime, come anche la moglie, Marita Comi.