La Vardera è stato un “vero” candidato sindaco.
Lo ha deciso il giudice civile di Palermo sul ricorso presentato de Noi con Salvini contro Ismaele La Vardera, “colpevole” di essersi inventato la sua candidatura per fare un film, attraverso il montaggio delle immagini registrate di nascosto durante i suoi e gli altrui comizi elettorali. “Non v’è prova delle intenzioni fraudolente di La Vardera che ha regolarmente partecipato alla campagna sostenendo anche delle spese documentate”, si legge nel provvedimento con cui viene respinto il ricorso. “L’attività di La Vardera può essere inquadrata nella nozione di attività giornalistica. Non v’è dubbio che ricorrano astrattamente i profili dell’interesse generale alla conoscenza dei retroscena della campagna elettorale”.