Notti di Sicilia: visita guidata al Museo archeologico di Marianopoli

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Nell’ambito della manifestazione “Notti di Sicilia” si terrà Lunedì 7 agosto 2017 alle ore 22,00 la visita guidata al Museo archeologico di Marianopoli.

L’appuntamento è Marianopoli presso il Museo Archeologico in Viale Regione Siciliana, 7. L’iniziativa è organizzata da BCsicilia – Per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, in collaborazione con ATC a Guardie Sikane. Per informazioni: Tel. 091.8112571 – 339.5921182. Email: [email protected]. Facebook: Atc l’associazionecheviaggia. Twitter: Atc TurismoeCultura.
Il Museo è allestito nel nuovo Palazzo della Cultura “Sikania” ed è intitolato ai fratelli Ludovico e Francesco Landolina, archeologici e numismatici che vissero a Marianopoli. Il Museo racconta la civiltà del territorio di Marianopoli dalla preistoria all’età ellenistica, con particolare riferimento ai due siti archeologici di Monte Castellazzo e Balate-Valle Oscura. La frequentazione del Monte Castellazzo si data a partire dalla età neolitica, prosegue nell’età del rame ed è documentata fino all’età del ferro. In particolare nel VI sec. a.C. il Monte divenne sede di un abitato indigeno poi ellenizzato, articolato su terrazze digradanti, la superiore delle quali era anche dotata di una cinta muraria di fortificazione. Tale centro, tradizionalmente identificato con l’antica Mytistraton, ricordata dagli storici antichi Diodoro e Polibio per la strenua resistenza ai Romani al tempo della I guerra punica, visse dunque almeno fino al II sec. a.C. La montagna di Balate, subito a sud-est dell’abitato odierno di Marianopoli, ospitò invece a partire dal VI sec. un centro indigeno poi ellenizzato, fortificato da una cinta muraria estesa a includere la sommità e i fianchi dell’altura. Sull’Acropoli dell’antico centro è stata portata alla luce un’area santuariale. Al margine sud-ovest della montagna di Balate si distribuiva poi, entro un’ampia valle aperta a ventaglio e dal suggestivo nome di Valle Oscura, la necropoli riferibile all’antica città. Le sepolture, per lo più assegnabili al VI sec. a.C., si collocavano entro anfratti e ingrottamenti naturali, molto spesso precedentemente utilizzati, in funzione funeraria, in età preistorica (antica età del bronzo). Oltre a frammenti ceramici neolitici, eneolitici e dell’età del bronzo, il museo espone la caratteristica e prevalente produzione ceramica indigena di età arcaica, che applica a forme di tipo greco quali oinochoai e krateriskoi una decorazione geometrica o vivacemente naturalistica, quest’ultima per lo più col motivo a uccelli dalle code a ventaglio, disposti in lunghi cortei o affrontati in posizione araldica. La manifestazione è inserita nella locale 5^ Giornata  della Cultura. La visita sarà guidata dal prof. Carmelo Montagna, saluto del sindaco Salvatore Noto e dell’assessore alla cultura M. Antonietta Vullo.