E’ stato arrestato perché appiccava incendi per poi spegnerli e guadagnarci.
E’ un pompiere volontario di Ragusa, che appiccava gli incendi a boschi e campagne, per poi intervenire per il loro spegnimento insieme ad altri 14 colleghi e ricevere così il compenso previsto di 10 euro l’ora. Così adesso, al posto del “premio”, ha ricevuto le manette ai polsi dalla Polizia. Il pompiere arrestato, insieme ad altri 14 colleghi, sono tutti indagati per truffa ai danni dello Stato e incendio doloso. I poliziotti hanno scoperto che il capo del gruppo, durante il turno di servizio come volontario, improvvisamente si assentava con una scusa, per andare ad appiccare gli incendi, per poi uscire di nuovo in maniera “ufficiale” con l’autobotte e gli atri colleghi a spegnere le fiamme da lui appiccate prima e percepire così le indennità spettanti ai pompieri volontari. Si è giunti al suo arresto, dopo che il comando provinciale di Ragusa si era accorto di alcune anomalie sull’alto numero di interventi effettuati da quella squadra rispetto alle altre.