Il caldo afoso che non tende a diminuire? E’ colpa dell’uomo.
C’è scritto nero su bianco in un rapporto di 13 agenzie Usa, di cui ha dato notizia il New York Times. La bozza del documento, in attesa che l’amministrazione americana lo approvi, giunge a conclusioni drammatiche, perché il caldo record di questi anni nel Mondo non è l’effetto di cicli naturali, ma delle attività umane. Negli Usa le temperature medie sono aumentate drammaticamente negli ultimi decenni, toccando il loro livello più alto da 1.500 anni. Dal 1880 al 2015, infatti, le temperature sono aumentate di 1,6 gradi Fahrenheit, cioè di 0,9 gradi centigradi Celsius, e le cause sono legate al comportamento degli esseri umani, con la situazione che è addirittura precipitata dal 1980. E “quanto il clima cambierà in futuro – si legge nel documento – dipende dalle emissioni”. Il New York Times ha ottenuto una copia riservata del rapporto, perché venga reso noto per evitare che la Casa bianca possa metterlo a tacere, perché in contrasto con le ultime affermazioni del presidente Donald Trump e la sua scelta di abbandonare il Trattato Cop21 di Parigi sui cambiamenti climatici.