Ci sarà un investigatore accanto all’ambasciatore italiano al Cairo.
Lo ha deciso il governo, per accelerare così le indagini per il caso dell’uccisione di Giulio Regeni. E’ questo il secondo annuncio che proviene dal governo italiano, dopo quello di reinviare un alto rappresentante diplomatico nella capitale egiziana, dopo il richiamo. Ma davanti alle proteste della famiglia del giovane ucciso, dalla Farnesina rispondono che “a distanza ormai di più di un anno l’assenza del nostro ambasciatore non era più strumento di pressione ma era diventato il suo opposto. Una pistola scarica”. Così presto il nostro rappresentante diplomatico, l’ambasciatore Giampaolo Cantini, presenterà le sue credenziali al governo egiziano e si insedierà nella sede diplomatica al Cairo. Accanto a Cantini ci sarà però un investigatore, che potrà essere utile a scoprire la verità sull’uccisione ancora avvolta nelle nebbie del mistero.