Nell’ambito della manifestazione “Notti di Sicilia” si terrà sabato 26 agosto 2017 alle ore 21,00 la visita guidata alla villa Sant’Isidoro Del Castillo-De Cordova a Bagheria e la passeggiata sul lungo mare di Aspra.
L’appuntamento è a Villa Sant’Isidoro in Via Sant’Isidoro, 39 a Aspra. (E’ obbligatoria la prenotazione). L’iniziativa è organizzata da BCsicilia – Per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, in collaborazione con ATC a Guardie Sikane. Per informazioni: Tel. 3394121267. Email: [email protected]. Facebook: Atc l’associazionecheviaggia. Twitter: Atc TurismoeCultura.
La Villa Sant’Isidoro appartenuta ai marchesi Del Castillo e poi De Cordoba, nasce dall’aggregazione di un caseggiato rurale, con annessa torre, posta a controllo del feudo stesso, oggi inglobata nel complesso, ma ancora leggibile in pianta. L’attuale corpo di fabbrica è databile 1753, come è rilevabile nella decorazione del grande salone dipinto a “trompe l’oeil”. Il nuovo impianto decorativo della volta a padiglione eseguito nella seconda metà dell’Ottocento si sovrappone al precedente di cui s’intravedono diverse tracce.
Il complesso, con l’aggregazione dei corpi, lo scalone esterno, l’assialità del viale centrale un tempo alberato, i due prospetti anteriore e posteriore, la corte chiusa, con i due fornici che permettono una soluzione di continuità e prosecuzione della vista dal mare alla montagna e viceversa, denota la stretta relazione con i canoni dell’architettura settecentesca, evidenti nelle ville della piana della Bagària.
L’immancabile cappella, con navata a pianta rettangolare, ormai priva di copertura, è chiusa dal piccolo presbiterio, raccordato con due nicchie che si aprono su brevi pareti poste a 45° gradi rispetto all’ortogonalità dei muri perimetrali.
Il prospetto, con trabeazione a sviluppo sinusoidale, ospita il vano porta rettangolare con mostra in pietra e, in asse, una finestra circolare.Nel fianco orientale della villa, un corpo aggiunto testimonia l’evoluzione della casina negli anni Trenta del ventesimo secolo, quando fu realizzato il trappeto per la molitura delle olive. La Villa rimasta integra sia nella struttura che negli arredi, opere e suppellettili, è oggi restituita alla fruizione pubblica nel binomio Casa-Museo.