Rinvenuto in mare, a circa cento metri dalla linea di costa, un cannone di probabile Età medievale.
L’antico manufatto, lungo tre metri, è stato scoperto durante la ricerca di alcune ancore bizantine, segnalate da Francesco Urso, appassionato subacqueo, presso il lido di Cannatello, ad ovest del fiume Naro, nello specchio d’acqua antistante Agrigento. La zona delle operazioni, rese comunque disagevoli a causa della scarsa visibilità del fondale marino, era lungo la costa di San Leone e rientrava tra le attività programmate della Soprintendenza del Mare. La ragione dell’intervento era quello di effettuare una mappatura di dettaglio, con posizionamento GPS delle foto, dei siti indagati in passato.
L’attività era coordinata da Stefano Vinciguerra, operatore video-foto subacqueo della Soprintendenza del mare, con la collaborazione della Lega Navale di Agrigento, del Nucleo sommozzatori della Guardia di Finanza di Palermo, della Soprintendenza di Agrigento con l’ausilio del tecnico Luigi Bisulca conoscitore dei fondali prospicienti Agrigento, del Parco Archeologico Valle dei Templi, e un gruppo di volontari: Salvo Corbo, Salvatore Ferrara e Gaetano Lino, dirigente in pensione della Soprintendenza del mare. Direzione tecnico scientifico del Soprintendente del mare Sebastiano Tusa. Come linea guida per il posizionamento è stata utilizzata una vecchia mappa realizzata da Daniele Valenti, ex appassionato di archeologia, scomparso recentemente. Proprio durante questa ricerca è stato individuato e fotografato, sul fondale sabbioso un cannone, probabilmente risalente al XIV-XV secolo, ancora in buono stato di conservazione. La scoperta arricchisce la conoscenza storico-archeologico di quel tratto di mare.