Tutto inizia nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Termini Imerese.
Il consigliere Lelio Minasola ha criticato la manifestazione organizzata dal Comune nella contrada santa Marina, festa che si tiene annualmente e dedicata all’omonima santa. Il Minasola nel suo intervento, per rappresentare il livello qualitativo non molto alto dell’iniziativa, ha citato con tono alquanto ironico l’esibizione del duo di cabaret “I Siculi”, composto da Nando Cimino e Emanuele Caruana. Cimino e Caruana, che come loro stessi hanno precisato da anni offrono gratuitamente le loro esibizioni per regalare ai termitani momenti di svago e spensieratezza, non hanno condiviso la derisione del Minasola e preso carta e penna gli hanno inviato una lettera. Nella missiva accusano il consigliere che ha inteso “in maniera quantomeno inopportuna e con malcelato tono da sfottò, accostare senza i necessari distinguo, l’attività occasionale e gratuita di semplici amatori d’arte, al lavoro, peraltro sempre ben pagato, di veri professionisti dello spettacolo”. Inoltre affermano che hanno avuto modo di “ammirare” la indecorosa caduta di stile del consigliere Lelio Minasola. E continuano nella lettera: “Senza voler entrare nel merito della dialettica politica che, per “l’alto valore dei contenuti” non siamo purtroppo in grado di comprendere, e di cui quindi facciamo volentieri a meno, ci spiace constatare come, da parte di un rappresentante delle istituzioni, al di la di qualsiasi colore politico, sarebbe stato più lecito aspettarsi altro tipo di atteggiamento”. E concludono: “Questo vale ovviamente per noi, per altre persone citate nello stesso intervento e per i tanti cittadini che giornalmente si impegnano in maniera disinteressata, ed in assoluto silenzio, per il miglioramento e la crescita sociale della intera collettività. Ma qui il discorso, e non lo vogliamo fare in questa sede, ci porterebbe ad altre considerazioni più generali sull’etica, il bon ton e la personale sensibilità di ogni individuo – concludono Caruana e Cimino – tutti elementi che purtroppo non si acquisiscono automaticamente per il semplice fatto di occupare lo scranno di una qualsiasi aula consiliare”.
Foto di Carlo Rodolio